La formazione della coppia è un processo dinamico e complesso che si instaura quando due individui scelgono di condividere un progetto di vita comune. Questo legame, caratterizzato da intimità, affetto e reciproco impegno, si fonda su una serie di dinamiche interpersonali e psicologiche.
L'innamoramento è spesso guidato da bisogni profondi e inconsci, che assumono per noi un profondo significato: ogni individuo, infatti, porta con sé un bagaglio di bisogni emotivi, affettivi e relazionali, spesso legati alle esperienze passate e alla propria storia familiare, relazioni passate e contesti culturali, che ne influenzano le dinamiche.
Questi bisogni, che possono essere di protezione, di riconoscimento, di intimità o di autonomia, influenzano la scelta del partner. Ad esempio, un'infanzia caratterizzata da carenze affettive può spingerci a cercare un partner in grado di colmare quel vuoto: la ricerca di una figura stabile e affidabile su cui poter contare ha il fine di farci sentire protetti e al sicuro. Oppure una persona cresciuta in un ambiente familiare dove l'approvazione era condizionata potrebbe cercare un partner che la lusinghi e la faccia sentire sempre apprezzata. Ancora, al contrario, un individuo cresciuto in un ambiente familiare troppo controllante potrebbe cercare un partner che gli conceda molta libertà e autonomia.
In ogni caso, nella coppia le differenze individuali, i bisogni e le aspettative di ciascun partner si intrecciano, creando un equilibrio delicato; essa per funzionare, richiede un continuo processo di adattamento e di rinegoziazione, che consente il soddisfacimento delle necessità di entrambi i partner. La complementarità, ovvero la capacità di colmare i reciproci vuoti e di valorizzare le diversità, è un elemento fondamentale per la costruzione di un legame solido.
Al tempo stesso sappiamo che entrare in una relazione di coppia implica anche una rinuncia a parte della propria autonomia. Questo processo infatti implica inevitabilmente dei compromessi: a volte, per far funzionare le cose, le persone devono rinunciare a qualcosa che desiderano o a un'abitudine che gli appartiene da sempre. Tuttavia, questo non significa perdere sé stessi, ma piuttosto ridefinire la propria identità all'interno del contesto di coppia.
La coppia diventa così un vero e proprio sistema, con proprie regole e dinamiche, che richiede un continuo lavoro di negoziazione e adattamento e in cui entrambi i partner, pur con le loro storie e le loro necessità, agiscono al fine di proteggere la relazione. Essa può fungere da rifugio sicuro, un luogo dove trovare conforto, sostegno e affetto, proprio perché i partner diventano il punto di riferimento l’uno dell’altro.
Così, quando la coppia si costituisce, assieme ad essa, si genera il cosiddetto patto, definito da Scabini e Cigoli (2000) come un” intreccio complesso (….) che fonda e organizza la relazione” “.
Quest'ultimo nasce da due distinte componenti, entrambe fondamentali nella formazione della coppia: una consapevole e socialmente riconoscibile, definita “patto dichiarato”, e una del tutto inconsapevole, di matrice psicologica, che riguarda esclusivamente la sfera più intima di ciascun partner e che contiene in sé la gran parte dell’investimento affettivo, detto “patto implicito”.
Il patto dichiarato è in definitiva l'accordo visibile e riconosciuto da tutti sulla vita che la coppia vuole costruire insieme; il patto intimo è invece l'insieme delle aspettative profonde che ciascuno porta nella relazione, legate alla propria storia e ai propri bisogni.
Nello specifico, Il patto implicito è un accordo non esplicitato a parole, ma profondamente sentito da entrambi i partner, che definisce le regole, le aspettative e i bisogni reciproci all'interno della relazione, in maniera sottile e spesso inconscia. È circoscritto dall’espressione di bisogni profondi, come ad esempio desideri, paure, ferite del passato che influenzano le nostre scelte e le nostre aspettative, ed è influenzato da modelli familiari posseduti; abbiamo già sottolineato infatti come le esperienze relazionali vissute nella famiglia d'origine possono condizionare il modo in cui ci relazioniamo con il partner. Infine, ma non meno importanti, i valori, le convinzioni e le nostre credenze sulla coppia, sull'amore, sul matrimonio agiscono sulla definizione del patto implicito.
Il patto implicito è quindi fondamentale per la costruzione di una relazione solida e duratura, proprio perché consente ai partner di sentirsi compresi, accettati e sostenuti, creando un senso di sicurezza e di appartenenza.
Se esso non viene rispettato o se le aspettative non vengono soddisfatte, possono insorgere conflitti e malintesi. Questo proprio perché ciascun partner ha delle aspettative riguardo al ruolo dell'altro nella relazione, alle modalità di comunicazione, alla condivisione dei compiti e dei progetti di vita.
Bisogna considerare inoltre che Il patto implicito non è statico, ma evolve nel tempo. Con la crescita personale e le trasformazioni della vita, i bisogni e le aspettative dei partner possono cambiare. È importante che la coppia riesca così a ridefinire il patto implicito in modo da adattarlo alle nuove esigenze e mantenere viva la relazione.
In definitiva, la capacità di una coppia di adattarsi ai cambiamenti dipende dalla flessibilità del patto intimo e dalla capacità di ridefinire il vincolo ufficiale: il modo in cui la coppia affronterà le diverse fasi della vita, dai momenti più delicati a quelli di crescita, sarà determinato dalla loro capacità di evolvere insieme e dalla flessibilità e la possibilità trasformativa del patto Quando i partner non parlano apertamente dei loro bisogni, delle loro aspettative e delle loro paure, il patto implicito può rimanere vago e creare incomprensioni.
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