Durante il periodo estivo, il timore di non essere all’altezza degli standard di bellezza diventa particolarmente diffuso, soprattutto nell’era dei social media. Questo sentimento spesso induce molte persone a sentirsi insicure e costantemente sotto giudizio riguardo al proprio aspetto fisico, portando a comportamenti disfunzionali come l’autoisolamento o l’adozione di diete estreme. I media, la pubblicità, le riviste e i film esercitano una forte influenza nel definire degli standard di bellezza spesso irrealistici. Le immagini di corpi perfetti, anche se ritoccate digitalmente, creano un modello inarrivabile, spingendo le persone a cercare di raggiungere un ideale che, nella maggior parte dei casi, non è reale. Il costante bombardamento di tali immagini porta a un inevitabile confronto con questi ideali irraggiungibili. La nostra mente può essere facilmente ingannata da queste rappresentazioni, poiché tende a credere che ciò che vede sia effettivamente realizzabile. In un mondo iperconnesso, dove il confronto sociale è diventato un'abitudine inconsapevole, ci ritroviamo a paragonare il nostro corpo imperfetto con quello "perfetto" di influencer, modelle e modelli, alimentando un senso di inadeguatezza che può avere conseguenze negative sulla nostra autostima e sul nostro benessere psicologico.
L’adesione a questi ideali estetici può anche generare comportamenti ossessivi, come un esercizio fisico eccessivo e l’adozione di diete restrittive. Gli effetti a livello psicologico possono portare a un aumento dell’insicurezza, innalzando i livelli di stress che, nei casi più gravi, possono sfociare in ansia sociale, disturbi alimentari, depressione e dismorfofobia. Quest’ultimo disturbo è caratterizzato dalla preoccupazione per un difetto nell’aspetto fisico, che può essere totalmente immaginario, oppure, se è presente una reale piccola anomalia fisica, la preoccupazione del soggetto risulta essere eccessiva rispetto alla realtà. Le lamentele spesso riguardano difetti lievi o immaginari del viso o della testa, come capelli più o meno folti, acne, rughe, cicatrici, manifestazioni vascolari, pallore o rossore, sudorazione, asimmetrie o sproporzioni del viso, oppure eccessiva peluria. Questa costante attenzione ai presunti difetti fisici può compromettere seriamente la qualità della vita di una persona, influenzando negativamente le sue relazioni interpersonali e la sua capacità di godere delle attività quotidiane.
Vedersi e sentirsi "non adeguati" diventa un pensiero intrusivo e ricorrente, che occupa molte ore della giornata, durante le quali i soggetti confrontano il proprio aspetto fisico con quello degli altri, si guardano ripetutamente allo specchio o su altre superfici riflettenti per esaminarsi, utilizzano trucchi e vestiti per nascondere le proprie imperfezioni e cercano frequentemente rassicurazioni sul loro aspetto. Questo continuo bisogno di conferme può portare a una dipendenza dagli altri per quanto riguarda la propria autostima, rendendo le persone vulnerabili alle critiche e ai giudizi esterni. Per lavorare sulla propria autostima e ridurre l’impatto negativo degli standard di bellezza irrealistici, può essere utile prima di tutto riconoscere che il valore di una persona non dipende dall’aspetto fisico. Educare sé stessi e gli altri sull'importanza della diversità corporea è altrettanto fondamentale, poiché ogni corpo è unico e merita di essere apprezzato per le sue peculiarità.
Migliorare la percezione della propria immagine, imparare ad accettare il proprio corpo e aumentare l’autostima richiede impegno e pratiche consapevoli. Rivolgersi a un professionista può essere di grande aiuto per iniziare a conoscere sé stessi e raggiungere nuove consapevolezze. Un terapeuta può fornire gli strumenti necessari per affrontare le insicurezze e lavorare sulla costruzione di una sana autostima. Inoltre, la pratica della mindfulness può risultare benefica per gestire l'ansia e focalizzarsi sul “qui e ora”, imparando a riconoscere quando la mente si perde in confronti sociali dannosi. La mindfulness può aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e del proprio corpo, promuovendo un atteggiamento più positivo e accettante verso sé stessi. Integrare queste pratiche nella vita quotidiana può portare a un miglioramento significativo del benessere psicologico, permettendo di vivere in maniera più serena e autentica, lontano dagli standard irrealistici imposti dalla società.
Comments