Negli ultimi anni stiamo assistendo a un allarmante aumento dei disturbi mentali tra giovani e adolescenti. Studi recenti evidenziano un incremento significativo, in particolare di ansia e depressione, che superano il 20% tra gli studenti universitari. Anche altri disturbi, come l'ADHD e il disturbo bipolare, sono forte in crescita.
La Generazione Z sembra essere particolarmente colpita, con un aumento dell'ansia più marcato rispetto alle generazioni precedenti.
Si tratta sicuramente di un trend preoccupante: i giovani di oggi stanno vivendo un cambiamento profondo nella loro salute mentale. Le cause di questo fenomeno sono molteplici, ma un fattore che emerge con sempre maggiore chiarezza è l'uso intensivo di internet e dei social media.
Dal 2010 si è assistito infatti un incremento costante nel tempo di utilizzo di queste nuove piattaforme grazie all’evoluzione della tecnologia mobile: In particolare, l'avvento degli smartphone, ha trasformato radicalmente le abitudini di comunicazione e interazione delle persone, innescando un profondo cambiamento nel nostro modo di comunicare e rimanere collegati con gli altri, offrendo un accesso costante ai social network. WhatsApp e Instagram in particolare sono emerse come principali piattaforme di comunicazione, mentre TikTok ha introdotto un nuovo modo di consumare contenuti video brevi, diventando centrale nelle abitudini digitali dei giovani.
Da allora il tempo medio passato sui social media è cresciuto a livello esponenziale. Secondo i dati riportati dal Pew Research Center e Common Sense Media, si è verificato un aumento costante e significativo tra il 2000 e il 2022 del tempo medio giornaliero che gli adolescenti dedicano ai social media, con una continua ascesa a partire dal 2010 circa. Il grafico riportato evidenzia proprio il 2010 come punto di svolta, che coincide con la diffusione su larga scala degli smartphone e l'emergere di nuove piattaforme social come Facebook, Twitter e Instagram.
L 'avvento di Internet, smartphone e social media ha perciò costituito una vera e propria rivoluzione, fornendo da un lato nuove opportunità e dall’ altro molti rischi connessi, fra cui il possibile iper-utilizzo degli stessi, che si correla con un visibile aumento del disagio giovanile.
Questi dati molto significativi riflettono infatti sia le nuove modalità di comportamento soprattutto nella fascia d’età adolescenziale, sia numerose implicazioni che il rimanere costantemente connessi ha per la cognizione, il loro rendimento scolastico, la loro capacità di entrare in relazione con gli altri, il loro benessere psicofisico.
Naturalmente, prima che lo smartphone e Internet diventassero parte della loro vita quotidiana, i bambini trascorrevano molto del loro tempo a guardare la TV e a giocare ai videogiochi. Gli adolescenti di oggi, tuttavia, sono nativi digitali e per loro l’utilizzo di Internet rappresenta un’azione normale, perfettamente inserita nella loro quotidianità.
L'uso intensivo di piattaforme di intrattenimento come YouTube, Netflix e TikTok ha infatti spostato la loro attenzione verso forme di consumo più immediate e visive, sostituendo progressivamente altre attività, come ad esempio la lettura di libri e riviste. La disponibilità costante di informazioni e stimoli digitali ha così portato a una riduzione della capacità di concentrarsi a lungo su una singola attività e a un abbassamento della capacità di attenzione sostenuta. Il tutto con enormi ripercussioni sulle attività quotidiane, il rendimento scolastico, l’autostima e la qualità di vita.
in questo senso internet può divenire lo scenario in cui si manifestano possibili blocchi nello sviluppo evolutivo dell’adolescente: come ha dimostrato Jean Iwenge, infatti, gli adolescenti che trascorrono più tempo utilizzando i social media hanno maggiori probabilità di soffrire di depressione, ansia e altri disturbi.
Il disagio psichico non si manifesta con comportamenti asociali e trasgressivi fuori dalle mura di casa, ma con un ripiegamento depressivo e un sentimento pervasivo di vergogna che si riflettono sulle modalità di utilizzo del Web e che possono comportare l’incremento di una dipendenza dal mezzo Internet. L'uso eccessivo di internet può infatti attivare meccanismi cerebrali simili a quelli delle dipendenze da sostanze, con visibili effetti negativi anche nell’ambito dello sviluppo emotivo e relazionale.
È fondamentale quindi che gli adolescenti., e chi si prende cura di loro, siano consapevoli dei rischi e utilizzino i social media in modo responsabile, proprio perché usare Internet è diventata parte integrante dell’esperienza della crescita e del confronto con l’altro, un vero e proprio ambiente in cui l’adolescente delinea la propria identità. Anche per questo motivo è importante saper riconoscere i confini tra un uso del web fisiologico e uno problematico.
I rischi che prima si correvano fuori casa, oggi si corrono all’interno della propria stanza: come il cyberbullismo, le molestie sessuali online, il gioco d’azzardo e le sfide social (challenge) che spesso sono pericolose al punto da comportare un rischio per la vita di chi le mette in atto.
Appare fondamentale quindi continuare a parlare di questo fenomeno trasversale a tutti noi e fare maggior chiarezza. Allo stesso tempo, dovrebbe essere aumentata la consapevolezza degli effetti negativi dell'uso eccessivo dei media digitali: ciò includerebbe rendere gli adolescenti più consapevoli di meccanismi avversi come il confronto sociale, la paura di perdersi qualcosa e l'esposizione a contenuti negativi.
È importante quindi educare tutte le persone, soprattutto i più giovani, a un uso critico e consapevole dei social media, consci dei rischi e dei benefici di questi strumenti ormai per noi così indispensabili.
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