Cos’è la coordinazione genitoriale?
La Coordinazione Genitoriale è un metodo di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) che consente di mantenere il conflitto al di fuori delle aule del tribunale e risolverlo in via stragiudiziale. Si tratta, in particolare, di un metodo per il trattamento dell'alta conflittualità nelle coppie separate, che consente di ridurre il conflitto e di creare, di conseguenza, meno danni ai figli.
Quando è utile la coordinazione genitoriale?
La coordinazione genitoriale è utile nei casi di alta conflittualità, ovvero quelli caratterizzati da un conflitto pervasivo, intenso, continuo nel tempo, persistente e acceso. Esso é particolarmente dannoso per i minori: i figli di genitori separati hanno il doppio di probabilità di presentare un disturbo evolutivo, mentre i figli di genitori con alta conflittualità ne hanno il quadruplo. Tuttavia, ogni minore esprime il disagio il modo differente sulla base del suo percorso evolutivo, della relazione con i suoi genitori, delle sue personali fragilità e delle sue risorse interne. Sappiamo solo che minore è l’età al momento della separazione e minore sarà il rischio di danno evolutivo, e che l’evento stressante non è la separazione ma la presenza di dinamiche conflittuali tra i genitori. Il conflitto, infatti, non è di per sè un fattore di rischio, ma dipende dalla competenza di genitori e figli di gestirlo: la responsabilità del genitore nella crisi familiare consiste nella capacità di risolvere la crisi al più presto e di allarmare il meno possibile i figli, tenendoli fuori dal conflitto e rassicurandoli sulla permanenza del loro affetto e sulla loro costante protezione. È necessario dunque farsi carico di tutti i bisogni dei figli, compresi quelli legati alla stima di sè e alla realizzazione personale. Il Coordinatore Genitoriale incontra i genitori separati, li aiuta a mediare per trovare un accordo o indica loro le migliori soluzioni educative.
Chi è il coordinatore genitoriale?
“Il Coordinatore genitoriale è un professionista accreditato in materia di salute mentale o diritto di famiglia, oppure un mediatore familiare certificato, qualificato e accreditato secondo la normativa e le leggi della propria giurisdizione. Il Coordinatore genitoriale dovrebbe inoltre aver accumulato una solida esperienza pratica in casi di famiglie con dinamiche di alta conflittualità fra co-genitori” (Linee Guida AFCC). A questa figura professionale è richiesto di avere competenza in materia di mediazione familiare, coordinazione genitoriale e processi decisionali, nonché di conoscere le leggi e le linee guida che regolamentano tale ruolo. La sua formazione include anche aspetti legati alla separazione, divorzio, sviluppo dei figli, violenza domestica, e dinamiche familiari diverse.
Cosa fa il coordinatore genitoriale?
Il Coordinatore genitoriale aiuta i genitori coinvolti in un rapporto ad alta conflittualità ad arginare le controversie in modo tempestivo, lavorando sui bisogni dei figli e prendendo decisioni in virtù del loro benessere. Si tratta di un processo dedicato a quei co-genitori che non riescono o non vogliono prendere decisioni genitoriali insieme, faticando a comunicare in modo efficace. La direzione intrapresa è quella di aiutare i genitori a rispettare gli accordi genitoriali e i provvedimenti del tribunale o proteggere i loro figli dall’impatto del conflitto fra di essi.
INCoge
Il coordinatore genitoriale è una figura nuova; per questo motivo, allo stato attuale, non esiste un albo. Tuttavia, per ovviare a questo problema, sono stati fondati, nel corso del tempo, diversi istituti: uno di questi è INCoge, che ha come obiettivo la costruzione di una community attiva nel metodo e che pratichi la coordinazione genitoriale come strumento concreto e valido nella gestione del conflitto familiare. INCoGe svolge attività di sostegno ai professionisti impegnati nel lavoro con le famiglie e di promozione verso una cultura i

mprontata alla riduzione del conflitto nelle relazioni parentali.
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